La grande ambizione

Il prossimo 20 febbraio daremo inizio alla nuova stagione di appuntamenti che vedrà protagonista il nostro teatro auditorium TENGOiltempo inserito all’interno del nostro centro direzionale in via fornace 15 a Castel Guelfo di Bologna.

Ci saranno eventi culturali, musicale e cinematrofici.

Per l’occasione il 20 febbraio (vendite su https://www.vivaticket.com/it/ticket/berlinguer-la-grande-ambizione/260283) ci sarà la proiezione del film La grande Ambizione.

Il Regista Andrea Segre costruisce un accurato ritratto biografico, politico e privato, di Enrico Berlinguer, dal suo viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro, che porto alla drammatica fine della strategia del compromesso storico. Ad interpretare Berlinguer un eccezionale Elio Germano.

Elio Germano ha vinto per la sua interpretazione   questo ruolo il premio “Vittorio Gassman” come miglior attore alla Festa del Cinema di Roma.

Queste le parole dell’attore:«Ringrazio innanzitutto Andrea Segre, che con Marco Pettenello ha scritto questa follia, e mi hanno convinto insieme ai produttori a realizzarla. Il premio a un attore è sempre un premio a un cast, e questo è stato davvero un film corale. Spero che il grande pubblico possa vederlo presto in massa, perché abbiamo raccontato una storia plurale, e lo abbiamo fatto in tanti, insieme.»

Scrive Antonio Gramsci in una delle pagine dei Quaderni dal carcere che più ha influenzato la generazione del “lungo viaggio attraverso il fascismo”, quella di Enrico Berlinguer: “Può esistere politica, cioè storia in atto, senza ambizione? ‘L’ambizione’ ha assunto un significato deteriore e spregevole per due ragioni principali: 1) perché è stata confusa l’ambizione (grande) con le piccole ambizioni; 2) perché l’ambizione ha troppo spesso condotto al più basso opportunismo, al tradimento dei vecchi principii e delle vecchie formazioni sociali che avevano dato all’ambizioso le condizioni per passare a servizi più lucrativi e di più pronto rendimento”.

Un leader politico, secondo Gramsci, deve essere ambizioso, ma la sua ambizione deve essere “grande” perché solo così rispetta, senza alcun tornaconto personale, le persone che l’hanno messo nella posizione in cui si trova. Per i suoi seguaci un capo senza ambizione non è un capo, ma un elemento pericoloso, un inetto o un vigliacco. Per questo deve compiere scelte difficili e puntare al governo e non all’opposizione, considerata come fine a se stessa, e deve farlo proprio perché rispetta il mandato di chi l’ha messo lì, nel caso del Partito comunista italiano (Pci), la classe operaia.

Ecco qui il trailer del film